7/12 alle 8,35 prendiamo il trenino che ci può porta ad Aguas Calientes; è l’unica via ferrata del Perù, oltretutto di proprietà del Regno Unito (!), che, impiegando “soltanto” quattro ore per percorrere 100 km ci permette di giungere ai piedi di Machu Picchu, la meta di ogni viaggiatore in Perù.
Alloggiamo al Gringo Bill’s, veramente unico per atmosfera e posizione. Nel pomeriggio decidiamo di fare la risalita a piedi della Montagna di Putucusi, dove per alcuni tratti bisogna arrampicarsi su scale a pioli ma, una volta arrivati in cima, la vista sul Machu Picchu che si apre ai nostri occhi fa dimenticare la fatica. Che spettacolo !
8/12 The D-Day: è il giorno del MACHU PICCHU che da solo giustifica l’ intero viaggio!
Lo visitiamo alle 6 del mattino e rimaniamo senza parole di fronte alla bellezza inarrivabile e misteriosa di questo luogo, praticamente siamo da soli all’ interno. Tanta è la carica adrenalinica, che ci mettiamo a scattare foto in maniera irrazionale, come se non volessimo perdere nemmeno un attimo di quello che stiamo vivendo. Addirittura decidiamo di risalire Huana Picchu, il picco che sovrasta Machu Picchu, senza nemmeno una bottiglia di acqua nello zaino; all’inizio del sentiero lasciamo un segno del nostro passaggio firmando il registro di ingresso e Fabio, completamente assorbito dal delirio e dall’emozione di questo posto, sbaglia addirittura ad indicare il suo anno di nascita! Siamo davvero come spiritati e ci viene anche il dubbio che sia l’ effetto (ottimo diremmo) delle foglie di coca masticate come da tradizione andina! Niente di tutto ciò, è solo solo la consapevolezza di essere in uno dei posti più belli, maestosi e misteriosi del pianeta.
Dopo avere trangugiato un paio di litri di acqua, nel pomeriggio rientriamo a Cuzco.
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