Appena arrivati ci dirigiamo subito all’ Hotel Alegria, dove ci attende il cordiale proprietario che in un batter d’ occhio ci organizza: escursione per il giorno dopo alle linee di Nazca, cimitero di Chaichilla e trasferimento fino ad Arequipa. A questo punto cena a base di Lomo Saltado, fette di manzo cotte alla griglia con cipolle fritte, pomodori, peperoncino, patatine e servito con riso bianco, il tutto chiaramente accompagnato dalla solita ed immancabile Cerveza Arequipeña.
29/11 verso le 8 del mattino, volutamente a stomaco vuoto, affidiamo le nostre vite ad un Cessna 4 posti (pilota compreso) e sorvoliamo le Linee di Nazca, che tutti i ragazzi studiano a scuola, ma che qui, dal vero, sono tutta un’altra cosa. Potremmo scrivere a lungo a proposito delle misteriose linee tracciate sul terreno del deserto di Nazca, ma lasciamo che possiate immaginarlo guardando le nostre foto, perchè non ci sono parole per esprimere le emozioni che abbiamo provato lassù, in quel piccolo aeroplano guidato dal nostro valoroso pilota, che, grazie a terrificanti virate e gridandoci “to the left … the monkey, o to the right … the dog”, permetteva ai nostri sguardi di guardare verso il basso a cercare il cane, il colibrì, la scimmia, l’astronauta, il pellicano o il ragno disegnati sul terreno chissà quando e da chi.
Dopo questa incredibile esperienza ed una abbondantissima colazione, ci dirigiamo verso il Cimitero di Chauchilla, una necropoli dell’antica civiltà Nazca, vera e propria miniera di ossa, teschi e corpi mummificati risalenti a più di 1000 anni fa’ e che si trovano all’aria aperta, sparsi un po’ ovunque.
Ci rimane il tempo per fare quattro passi a Nazca e visitare il Museo Antonini dove ammiriamo i reperti scoperti a Cahuachi dal gruppo di ricerca italiano guidato da Giuseppe Orefici negli ultimi 20 anni di escavazione (manufatti di ceramica e tessuti realizzati più di 2000 anni fa, un antico acquedotto costruito dal popolo Nazca, le repliche di alcune tombe).
Rientriamo in hotel in tempo per conoscere Antonio, un giovane scrittore messicano che avremo modo di incontrare uovamente durante il nostro tour peruviano.
Decidiamo di viaggiare di notte, ma questa volta non ci va proprio bene, infatti per arrivare ad Arequipa ci aspettano 8 ore di pullman in classe normale, tra piedi in faccia, peti devastanti e ascelle furenti.
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